Nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970, il Principe Junio Valerio Borghese - con l'appoggio di servizi segreti, massoneria, mafia, 'ndrangheta - alla guida di un numero imprecisato di uomini armati e pronto ad attuare il colpo di Stato. I congiurati hanno preso posizione nei punti prestabiliti della capitale quando, poco dopo mezzanotte, arriva il contrordine. Il colpo di Stato e rinviato, l'ordine e di rientrare. I congiurati confusi cercano spiegazioni, ma Borghese non parla. Ma cosa e successo davvero quella notte? Chi e perche ha dato il contrordine? In questa consulenza del prof. Aldo Giannuli l'analisi di alcuni documenti, tra cui una lettera-testamento a firma di Junio Valerio Borghese, in cui si parla di quanto successo quella notte: "Reputo oggi opportuno...mettervi...in essere sull'accaduto...Il doloroso epilogo, unita ricostruzione minuto per minuto, e compresa nell'integrazione a questa mia".