Nei sette capitoli di quest'opera l'autore si è riproposto di ripensare il Cristo attraverso gli aspetti che maggiormente parrebbero andare contro la cosiddetta logica umana. Si possono riassumere in tre momenti: la nascita, i miracoli e la Risurrezione. Essi sono posti al vaglio dell'indagine speculativa di Magno che, applicandovi i suoi principi filosofici, vi ha scorto una plausibile sintonia con quanto è consentito dimostrare all'imperfetta mente umana. Di conseguenza si è fatto uso di un procedimento razionale ben più vario di quello sinora ipotizzabile, poiché non si è respinta a priori la possibilità del trascendente e della categoria del divino. Se questi ultimi sono accettati normalmente nell'ambito della metafisica, non si vede perché non possano essere applicati anche quando si rimane al livello terreno e storico dell'esistenza di Gesù. Cosa ancora più inattesa: date tali premesse, le conclusioni sono concise con i fondamenti della dottrina cattolica.