Gea è una giovane donna di ventisette anni che vive in un condominio sui Navigli di Milano. Nonostante le opportunità del mondo moderno, ama dedicarsi alla cura del suo orticello e non lascia mai il quartiere in cui vive. Non si fida dei supermercati e conserva sempre tutto ciò che potrebbe essere utile, credendo nel riciclaggio e nella riduzione degli sprechi. Si guadagna da vivere come tuttofare e con la sua "economia circolare di quartiere” aiuta gli amici, riparando gli oggetti che le vengono affidati e regalando poesie, biglietti e origami con citazioni. Gea non ha conoscenti della sua età perché non si identifica con le loro priorità, ma ha una grande comunità di persone che le vogliono bene, tra cui un'anziana pseudo-portinaia, un pensionato taciturno e una donna molto dinamica che gestisce una tavola calda poco distante dal suo palazzo. La vera storia di Gea inizia però quando scopre l’antica bottega di rigattieri “Nuovo Mondo”, molto conosciuta nella zona: di proprietà della carismatica Dorothy, il negozio è stato chiuso per anni, fino a quando una nuova agenzia immobiliare lo ha acquistato per svuotarlo e venderlo al miglior offerente. Gea non è disposta a lasciare che ciò accada e, grazie alla sua determinazione, si impegna a salvare il negozio a tutti i costi. Preservare la bottega non è solo un modo per mantenere vive la storia e la cultura del quartiere: per la ragazza portare avanti questa missione significa costruire una vita più significativa e gratificante per se stessa. E lei lo sa, tutto ciò che salviamo oggi, un giorno salverà noi. Il libro “Le cose che ci salvano” è un inno all’amicizia e alla generosità e un invito a trovare la strada per conquistarsi il proprio posto nel mondo.