Negli ultimi anni la Risonanza Magnetica ha arricchito il potenziale tecnologico a disposizione per la caratterizzazione delle patologie cardiovascolari, affiancando le altre tecniche non invasive con alcuni vantaggi sostanziali: si tratta di una tecnica per sua intrinseca natura digitale, relativamente operatore-indipendente, che consente analisi delle immagini di tipo quantitativo e riproducibili.
L'utilizzo di energie non-ionizzanti e la conseguente assenza di impatto ambientale e biorischi noti per paziente e operatore, rendono questa metodica vincente in una valutazione responsabile dei rischi-benefici e della sostenibilità ambientale delle metodiche di immagine a confronto. Questo testo si rivolge sia agli operatori che hanno già familiarità con la metodica fornendo informazioni tecniche specifiche sia al clinico interessato alla ricaduta diagnostica e gestionale offerta dalla Risonanza Magnetica.
In virtù del suo potenziale diagnostico aggiuntivo e per la raffinatezza concettuale intrinseca ai principi fisici che portano alla costruzione di immagini bidimensionali e tridimensionali, la Risonanza Magnetica si sta ritagliando un ruolo primario nella comprensione istopatologica e fisiopatologica di una vasta parte delle patologie del cuore e dei vasi.