Una grigia giornata di febbraio, Sioux sta passeggiando con il cane sulla spiaggia di Warden Bay, nel Kent, quando una scheggia improvvisa di colore attira la sua attenzione. Una bottiglia a forma di lacrima di un blu brillante. Arrivata a casa, la apre. Ne scivolano fuori un piccolo rotolo di carta e due ciocche di capelli intrecciate. Sul foglio, una lettera scritta in francese: l'amica Karen la aiuterà a tradurla. Sono le parole di una madre che si rivolge al figlio tredicenne Maurice, "scivolato fuori dalla vita in un eccesso di desideri". Una dichiarazione d'amore senza limiti, una preghiera a tutte le navi in mare, a tutti i porti, a ogni madre e a ogni sconosciuto perché ascoltino ciò che ha da dire. Madre a sua volta di un bambino piccolo, Karen rimane sconvolta. Si immedesima in quella donna senza nome provata dalla vita, comincia a chiedersi che aspetto ha, cosa sia successo al figlio, cosa ne è stato di lei dopo aver affidato la bottiglia alle onde. Inizia a fare delle ricerche, prima sporadiche, poi sempre più serrate. Invano. Dopo anni di tentativi, in cui è costretta ad analizzare a fondo anche se stessa per capire da dove nasce quel bisogno di sapere, decide di rinunciare. Forse la lettera deve tornare alle divinità del mare, a cui era destinata. Invece... una telefonata dal continente rimette tutto in gioco.