Nuova Zelanda. La newyorkese Nancy, docente universitaria di astrofisica, conduce un tranquillo ménage quotidiano insieme al marito Michael e alla piccola Chloe. Quando i due coniugi partono con la figlia per una vacanza-fuga alle isole Fiji, la suocera Edith si presenta a sorpresa nel loro stesso albergo con il pretesto di badare alla nipotina. Quando Michael tenta di convincere la madre a fare ritorno a casa, Edith ha (o inscena?) un malore ed è trasportata d'urgenza in ospedale. Di ritorno dalla clinica, Michael muore tragicamente in un incidente d'auto. La vita di Nancy ne è sconvolta. Si troverà a fare i conti con l'assenza del suo compagno di vita. E con Edith. Il rapporto tra suocera, nuora e nipote evolverà, per i successivi dieci anni, in maniera imprevedibile. Attraverso le varie fasi della vita, Nancy ed Edith saranno nemiche e poi complici, contendenti e poi di nuovo alleate. La vita dispensa dolore - e gioia - quando meno ce lo si aspetta, e i concetti di spazio, tempo e luce che Nancy insegna all'università prendono all'improvviso a riguardare qualcosa di molto più intimo: un universo interiore. Nelle atmosfere domestiche che prendono vita dalla sciolta penna di Christine Leunens nulla rimane nascosto: ci sono il dolore, le recriminazioni e i dispetti; ma anche l'ironia, la leggerezza e la necessità di rifarsi una vita. Dedicato a chi detesta la determinatezza dei ruoli sociali prestabiliti, e a chi non rinuncia a indagare la complessità dell'animo di ogni donna.