È possibile un confronto di pensiero tra Marx, il filosofo militante, e Heidegger, il pensatore di "solo un dio ci può salvare"? È possibile una tensione anticapitalista senza soggetto rivoluzionario? Il saggio dà una risposta positiva a questi interrogativi sulla base di un'analisi critica dei testi fondamentali di Marx e dell'intera opera heideggeriana. La fenomenologia storica di Heidegger si incontra con il materialismo storico di Marx, prospettando la possibilità di una connessione tra il comunismo marxiano e l'evento heideggeriano, in chiave antisoggettivistica. Il saggio mostra che ogni strada volontaristica e tecnica di fuoriuscita dal capitalismo è preclusa; l'unica via praticabile è prestare attenzione, in un tentativo di nuovo inizio del pensiero, al senso dell'essere rimasto nascosto dietro la storia della manipolazione produttivistica della natura e il destino di mera accumulazione di ricchezza astratta. La deriva nichilista della società attuale esige sempre di più una prospettiva postcapitalista, non centrata più sulla comunità, ma sull'autentico abbandono degli individui alla libertà, alla ricchezza e all'intensità del proprio essere nel mondo.