Questa storia illustra, come in un film, il dipanarsi della vita a Capri negli anni della guerra. Il lettore ritrova grazie alle ricche e inesplorate fonti documentali scovate dall'autrice il filo di una storia che altrimenti, con il progressivo sbiadirsi dei ricordi, sarebbe andata perduta. Negli archivi londinesi sono spuntati elementi fin qui sconosciuti sulla visita che il primo ministro britannico Winston Churchill compì a Capri il 14 agosto del 1944, alla vigilia dello sbarco alleato nella baia di Saint-Tropez. Dalle carte polverose del Partito d'Azione di Capri, da quelle personali del suo leader, Angelo De Angelis, dal carteggio di Giuseppe Brindisi, pupillo di Benedetto Croce e sindaco di Capri, è uscito uno spaccato palpitante dell'epoca, degli stati d'animo dei capresi, delle loro pene e delle loro speranze. Le lettere inedite tra Brindisi e la consorte del filosofo, signora Adele, consentono di toccare con mano l'atmosfera di affetti familiari che circondava in quei mesi l'attività politica di Croce, diventato il fulcro intorno al quale gravitavano tutti gli sforzi per restituire al Paese l'onore perduto.