"Sono versi appassionati e indignati quelli di Thomas. Fatti di sorprendenti metafore e di accostamenti audaci. È giovane e profondo questo poeta che sembra porsi anche come un moderno chansonnier. Perché le sue sono poesie-canzoni, puro lirismo e musicalità. I suoi brani mordono. Graffiano il cuore, non lo lasciano insensibile. Vanno, come dice una sua poesia, oltre le parole. Sottendono angosce, ma fanno intravedere la speranza. Riferimenti dotti, citazioni insinuanti e allusive, ma anche disarmante e semplice umanità. Interpretano sentimenti cui troppo spesso abbiamo abdicato. Lui, Thomas, nella sua sfolgorante giovinezza, ha il coraggio di parlare davvero dell'anima". Barbara Pavarotti. Con la prefazione di Angelo Branduardi e l'introduzione di Mario Luzzato Fegiz.