La presenza e l'azione femminile nel periodo altomedievale, fra V e XI secolo, sono indagate in modo specifico solo da pochi decenni e in modo pressoché univoco dalla storiografia anglosassone e francese. Nella storiografia italiana l'Alto Medioevo è, ancora oggi, un solido baluardo di genere maschile, e l'apporto femminile alle vicende umane è fortemente sottovalutato, anche a causa dell'ignoranza degli storici nei riguardi dei documenti del periodo. Le fonti raccolte in questo volume e i commenti che le accompagnano vogliono invece dimostrare che il materiale a disposizione degli storici altomedievisti intenzionati a recuperare la portata della presenza femminile in quei secoli lontani è tutt'altro che scarso, anzi consente aperture di visione su un mondo che, prima delle rigide definizioni che si affermarono nella società dal XII secolo in poi, appare un crogiuolo di differenze e potenzialità. Nell'Alto Medioevo le donne scrivevano, erano poetesse, narratrici, educataci. Ci hanno consegnato la loro voce diretta, la coscienza che ebbero di sé e del loro ruolo in quelle società lontane, forse non così buie per il genere femminile come un diffuso pregiudizio lascerebbe credere.