Tra psicoanalisi e spiritualità, René Laurentin - rimasto cieco - racconta in prima persona la sua esperienza. Cos'è il buio? E la luce? Cosa vuol dire diventare ciechi? «Nel giro di sei anni sono diventato cieco. È un'esperienza inimmaginabile, rivelatrice di problemi profondi e sconosciuti. Doveva essere evocata: questo libro lo fa. La cecità esclude con molteplici interruzioni di comunicazione, non solo dallo spazio e dalla luce - così naturale per tutti ma anche dalla società. Da ciò derivano profondi malintesi da una parte e dall'altra, malintesi che il cieco percepisce consciamente e che il vedente ignora. Non ci si vede reciprocamente: il cieco per carenza di vista, il vedente per oblio e marginalizzazione. Come fare a prendere coscienza fruttuosamente di questo fatto? Come fare a sorpassare questa interruzione di comunicazione, a costruire un ponte su questo abisso? Come fare a evitare le conseguenze a catena di questo malinteso? Questo libro, alle frontiere della psicanalisi, tenta di rispondere a queste domande, portando a interrogarsi più radicalmente: "Cos'è l'altruismo? Cos'è la luce?"».