Nel 1998 un'equipe internazionale di medici effettua a Lione il primo trapianto di mano. Uno dei protagonisti della storica impresa è un italiano, Marco Lanzetta: uno dei tanti nostri connazionali che raggiungono l'eccellenza nel loro campo - anche se purtroppo per farlo molti devono andare all'estero. "La buona mano" racconta in prima persona e in presa diretta, in un emozionante crescendo, il percorso professionale e umano che ha portato Marco Lanzetta a quella straordinaria "prima mondiale": un obiettivo che il giovane chirurgo si era posto da tempo, e che l'ha spinto a fare ricerca in Canada, in Australia e in Francia, per impadronirsi delle tecniche più innovative. "La buona mano" è la storia di una straordinaria avventura scientifica, di uno sforzo collettivo che ha spostato i confini del possibile, aprendo a molte persone la prospettiva di una migliore qualità della vita. E pagina dopo pagina, Lanzetta ci fa vedere e capire come procede il progresso scientifico e tecnico, quali sono le sue motivazioni e i segreti del suo successo: certamente l'ambizione, accompagnata da una determinazione e da una volontà d'acciaio, la disciplina nello studio, nel lavoro e nella vita, ma anche l'eccitazione febbrile e le delusioni, le rivalità e lo spirito di gruppo, la competenza, il duro lavoro quotidiano e, perché no, quel pizzico di fortuna indispensabile nelle grandi imprese. E quel po' di ironia che aiuta a superare le situazioni più intricate.