Questo testo fondamentale sulla sessualità della coppia, degli anni sessanta, è ancora oggi fondamentale punto di riferimento per terapeuti, analisti, medici e per chi voglia meglio comprendere le problematiche della sessualità di coppia. William Masters, sessuologo e ginecologo, e Virginia Eshelman Johnson, psicologa, formarono un'equipe che redasse il primo studio approfondito sulla fisiologia sessuale umana esaminando, nel corso di 11 anni, oltre diecimila atti sessuali compiuti da circa 700 volontari. Questa indagine suscitò polemiche e discussioni in tutto il mondo. Masters ha cercato di raccogliere fatti obiettivi: ogni atto sessuale preso in esame è stato registrato con apparecchi di misura delle reazioni fisiologiche o documentato con riprese fotografiche o cinematografiche. Il testo pone le basi di alcune categorie fondamentali nell'analisi, come l'ansia da prestazione e il ruolo dello spettatore, e nella terapia, come la "focalizzazione sensoriale'' e l'idea che il paziente non sia il singolo, maschio o femmina, ma il "nucleo coniugale". Si chiarisce così che la sessualità femminile non è gerarchicamente inferiore a quella maschile, né la donna ha meno esigenze sessuali dell'uomo medio; pur avendo estrinsecazioni diverse, la sessualità femminile e maschile sono profondamente interdipendenti e per questo vanno considerate nell'interazione reciproca per giungere a una relazione sessuale appagante.