Dal vestito, alle stoffe, agli accessori, il futurismo rinnovò radicalmente la moda e questa, altrettanto, divenne uno degli ambiti più concretamente ricettivi della "ricostruzione futurista dell'universo", che il movimento andava propugnando. In questo modo, la tuta blu da operaio frutto del genio di Thayaht o le stoffe disegnate da Balla, Crali e Depero, che ancora oggi rivediamo nei disegni di Pucci, divennero presenza del "nuovo" nella vita di tutti i giorni: una di quelle sollecitazioni assai spinte di continua emotività immaginativa, che il futurismo si proponeva di dare. Una sollecitazione che ancora oggi, nella moda, continua in arrestata.