Le comunità cristiane rappresentano una garanzia del carattere pluralista delle società mediorientali e un baluardo di fronte alla tentazione di derive nazionalistiche ed etnicistiche. Ma la loro presenza in Medio Oriente è oggi minacciata da fattori in parte nuovi rispetto al passato, quali il declino dell'ideologia del nazionalismo arabo - in cui i cristiani avevano un loro ruolo - e la crescita della dimensione politica dell'islam, oltre alla massiccia emigrazione verso l'Europa e gli Stati Uniti. L'opinione pubblica italiana è tornata a interessarsi dei cristiani mediorientali guardando alla Terra Santa, che nel Novecento ha rappresentato uno spazio di grande attrazione per i cristiani europei, ma anche guardando al Libano e, in anni più recenti, all'Iraq. Ci si interroga sul futuro delle comunità cristiane che abitano il Medio Oriente da due millenni e sulle loro possibilità di sopravvivenza in un'area segnata da continui conflitti. In questo libro autorevoli rappresentanti delle Chiese mediorientali e intellettuali europei si confrontano e, a partire da esperienze diverse, riflettono sul valore della presenza cristiana in Medio Oriente.