Efficienza negli anni con la malattia di Parkinson. Un saggio sugli esempi di Leonardo Da Vinci, Wilhelm vom Humboldt e Giovanni
Ogni uomo ha una sua grandezza che lo rende unico. Riuscire a conservare il rispetto di sé e della propria identità, anche nel progredire dell'età, o della malattia, deve essere l'obiettivo di ciascuno di noi. Come lo è stato per i tre grandi uomini protagonisti di questo saggio, che hanno continuato a essere grandi, cioè fedeli a se stessi, nonostante il Parkinson, fino al termine della loro vita: lavorando, producendo, creando. Grandi con il Parkinson. Se lo sono stati Leonardo da Vinci, il filosofo Wilhelm von Humboldt, il Papa Giovanni Paolo II, prendendoli ad esempio tutti noi possiamo sforzarci di esserlo restando fedeli ai nostri ideali, pur nella consapevolezza di nuovi limiti, o delle difficoltà imposte dalla convivenza con la malattia: convivenza, non dipendenza, schiavitù e oblio di se stessi.