Balthazar è il perdente per eccellenza, un uomo il cui destino è già scritto. Il suo amico Moreno lo convince a entrare nella banda di un gangster italiano, Scipioni, per partecipare a una rapina. Ma circostanze inattese lo costringono a uccidere Moreno. Balthazar è così condannato a restare stritolato dagli inesorabili ingranaggi del destino, mentre tutti gli danno la caccia: gli agenti del commissario Barrai e i sicari di Scipioni, deciso a eliminarlo prima che la polizia lo arresti. Tenta di fuggire, ma la sua vita è segnata, e Balthazar precipita nel nero abisso di sfortuna riservato a chi è come lui, un baratro tanto nero e umido quanto le strade di Parigi tra le quali si aggira, tanto sfortunato quanto i bistrot illuminati da pallidi neon nei quali trova riparo una fauna di sventurati, i suoi compagni di destino. In uno di questi bistrot si imbatte in Simone, una ragazza anche lei in fuga da un persecutore, ma da quell'incontro, per uno come lui, non potrà che portare a una tragedia ancor più terribile.