La filosofia non è un pranzo di gala né un manuale di buone maniere e nemmeno una panacea antidepressiva. La filosofia è un campo di battaglia, un confronto con le nostre sfide intime e ultime: l'attenzione a verità e menzogna, la prova della mortalità, il fuoco dell'amore, la scommessa della sopravvivenza. Socrate, inventore di una saggezza occidentale e sradicante, beve la cicuta fatale in un supremo sberleffo verso le eterne convenienze. Heidegger, filosofo, e nazista, e paradossalmente adulato da tutte le università del mondo, muore nel proprio letto. Due maniere di esistere e di meditare, due forme d'impegno inconciliabili. La stesura di questo libro si era conclusa quando è scoppiata la crisi mondiale economica e finanziaria. L'autore di conseguenza propone la filosofia come strumento per intendere le questioni più urgenti dell'attualità. Il tempo non rientra nei cardini, le lumache si ritirano nel guscio, Dio si manifesta agli abbonati assenti, il diavolo si perde nei suoi travestimenti, eppure il nostro pianeta gira.