Stile libero big. Giancarlo De Cataldo stupisce ancora una volta con una storia fuori dagli schemi dei suoi romanzi e che rievoca un periodo storico in realtà poco amato. L’agente del caos ha come protagonista uno scrittore romano che riesce a vivacchiare della sua carriera di scrittore e che viene contattato da un avvocato. Flint ha qualcosa da ridire sulla sua ultima pubblicazione: un romanzo breve che racconta una storia sconosciuta ai più, quella di Jay Dark. Agente segreto americano, questo bizzarro personaggio fu incaricato negli anni Sessanta di distribuire più droga possibile all’interno dei movimenti studenteschi e rivoluzionari al solo scopo di distruggerli. L’utilizzo continuo e costante della droga avrebbe infatti condotto ad uno sbandamento e ad una conseguente disgregazione dei gruppi, con conflitti e una perdita del vero senso di quei movimenti. Flint però non concorda su quella visione dei fatti perché lui era lì, c’era in quegli anni di forte politica e presa di coscienza, dove però le contraddizioni segnavano in negativo e portarono poi ad una mutazione ed in alcuni casi allo sfacelo dei movimenti stessi. Flint decide allora di raccontare allo scrittore italiano cosa accadde davvero e chi era Jay Dark. La storia di questo membro dell’intelligence americana allora può e deve cambiare. De Cataldo con L’agente del caos sorprende e rievoca in modo imprevedibile.