Nessuno meglio del Pm Manrico Spinori, aristocratico capitolino con la passione della lirica, può risolvere l'omicidio che sta seminando il panico nella Roma che conta.
L’omicidio di un personaggio imbarazzante semina il panico nella Roma che conta. Il caso va risolto senza fare sconti ma con tatto, per evitare strumentalizzazioni. Quella vecchia volpe del procuratore non ha dubbi: nessuno meglio del Pm Manrico Spinori, aristocratico capitolino con la passione della lirica, può riuscirci. Il Mago Narouz, al secolo Capomagli Giuseppe, viene trovato morto nella sua casa di Trastevere. L’uomo vendeva filtri d’amore, numeri vincenti e consigli a una selezionatissima, fedele clientela di gente dello spettacolo e politici. Incaricato delle indagini, Manrico Spinori ha come l’impressione di girare a vuoto, e talvolta perfino di essere manipolato. Poi, proprio quando la situazione pare sul punto di sfuggirgli di mano, un suggerimento inaspettato gli permette di tirare i fili dell’ingarbugliata matassa. A rimanere un groviglio, in compenso, sono le vite private di Manrico e dei membri della sua squadra, interamente composta da donne. Soprattutto quella dell’ispettora Deborah Cianchetti, elemento dal pessimo carattere eppure utilissimo se invece del fascino e del savoir-faire occorrono metodi più spicci.