Hélène ha soltanto quella vecchia foto in bianco e nero a ricordarle com'era sua madre, morta quando lei aveva tre anni. Nelle sue lunghe giornate di bibliotecaria, cullata dal silenzio intimo dei libri e degli altissimi scaffali, non si stanca mai di guardarla: tre figure in pieno sole, due uomini e una ragazza, vestiti di bianco. Lei, la madre, sta nel mezzo, l'ombra di un sorriso sul volto. Tutto, in quella foto, parla di leggerezza, estate, vacanze spensierate. E di un tempo ormai finito. È per saperne di più di quel tempo, e di quella donna che è uscita dalla sua vita troppo presto, che Hélène decide di scoprire chi sono i due sconosciuti: magari, così, saprà qualcosa in più anche su quella ragazza bella e fragile, il viso dai tratti slavi incorniciato da un caschetto. Hélène pubblica quindi la foto su un giornale; un messaggio in bottiglia che arriva, inaspettatamente, al suo destinatario: si chiama Stéphane, è francese ma vive in Inghilterra, dove studia gli alberi secolari, e in uno dei due uomini della foto ha riconosciuto il padre. Qualcosa - forse l'irresistibile richiamo di un misterioso passato - attira Hélène e Stéphane l'una verso l'altro: in una corrispondenza prima cauta, poi sempre più coinvolgente, in cui a poco a poco si disvela la storia dei genitori. E intanto, tra le righe di quelle lettere, si fa strada un nuovo amore. Che Hélène e Stéphane dovranno trovare il coraggio di vivere fino in fondo. Perché è lo stesso che ai due della foto era toccato perdere.