È l'ultimo anno di vita del Boccaccio. Forse è il momento di bilanci. Forse è il momento di qualche rimorso. La morte della figlioletta, la perdita del maestro di lettere e di vita, la scrittura di un'opera complessa e per molti aspetti rivoluzionaria ma, forse proprio per questo, non per tutti o per tutte. È un anno di sconforto per le amarezze sofferte, per il penoso abbandono delle letture dantesche, per la salute perduta. È un anno di rimpianti per i giorni felici di Napoli, per le amicizie dell'anima, per la fuggita gioventù. Un Boccaccio crepuscolare che si immerge nei ricordi ripercorrendo alcuni momenti della sua vita, alla ricerca dei luoghi vissuti con la mente e con la penna. Il libro si propone di compiere a ritroso questo viaggio accompagnando il lettore attraverso i luoghi della città natia, del contado, della patria familiare, della sua Toscana. Alla scoperta dei geni del luogo, dei tratti identitari che, al di là degli inevitabili mutamenti d'ambiente, d'uso, di valore, permangono come segni distintivi di eventi-chiave della storia e della memoria di questo paese. In questo senso il libro vuol essere anche una guida per chi intenda conoscere, o riconoscere, i luoghi del Boccaccio, ritrovare le immagini perdute e quelle ancora presenti, raffigurare quell'ambiente culturale di artisti e letterati, di filosofi e di teologi, di diplomatici e di politici illuminati che ha permeato la vita e le opere del grande narratore.