Con un processo chiamato di "delustrazione" (per sottolinearne il carattere opposto rispetto a quello dell'"illustrazione"), in questo volume circa 50 immagini sono associate ad altrettanti brevi testi di forte valenza espressiva e simbolica, che possono essere versi, ma anche ragioni, allusioni, lamenti, argomenti, recriminazioni. Queste immagini furono eseguite fra l'ottobre 1999 e il marzo 2004, all'interno di un più vasto progetto di circa 1500 disegni, che nell'insieme formano un'unica opera, intitolata "Esercizi correnti", non ancora pubblicata. Ogni disegno si caratterizza per una peculiare ricerca tematica e una precisa sperimentazione scenica, spesso ottenute con differenti mezzi grafici: forme a volte geometriche e stilizzate, altre volte sinuose e ondulate, linee grossolane, malferme, secche oppure sfumate. Al centro della riflessione c'è l'uomo di oggi, nei suoi complessi rapporti con gli altri e la società. Incontri mancati, mani che si tendono, corpi che si cercano, discorsi andati a vuoto che però, quando si produce il contatto, diventano trame insidiose, dove predominano la diffidenza, la furbizia, la prevaricazione del potere. È un consorzio umano difficile da tenere insieme, che vive in una condizione di profonda precarietà, come testimoniano le figure composte da parti anatomiche disgregate, ricucite da fili, sempre in bilico all'interno di strani, malsicuri anditi.