Amato dai "Cahiers du cinema" e boicottato dalla censura e dal mercato, Gian Vittorio Baldi è uno dei cineasti più anomali nella storia del cinema italiano e un autore impegnato nelle tematiche della marginalità individuale e sociale. Il suo itinerario di regista e produttore, nelle tensioni degli anni Sessanta e Settanta, è rappresentativo di quell'epoca di utopie e provocazioni. uesto libro ripercorre la storia dei film che Baldi ha realizzato dagli anni Cinquanta a oggi e raccoglie numerosi documenti inediti, come le lettere di Pasolini, Bresson, Flaiano, Ivens, Rocha, Bacchelli. "Fuoco!" (1968), definito da Morando Morandini "notevolissimo per rigore, adeguamento tra intenzioni e risultati, coerenza interna tra materia drammatica e forme in cui è espressa", viene presentato in DVD nell'edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata, corredato dalle interviste filmate ad Adriano Apra, Peter von Bagh, Gian Vittorio Baldi e Goffredo Fofi.