Che cos'è la vita estetica? Quale il suo vivere in ognuno di noi? Cosa significa vivere esteticamente la propria vita? Quanto è comprensiva del mio essere la vita estetica? Qual è il suo rapporto con l'ermeneutica? Come sono possibili i giudizi estetici? Fino a che punto può una teoria generale del senso, quale quella affrontata dall'autore nelle precedenti opere, armonizzarsi con l'estetica? E cosa è dell'estetica nel rapporto con una teoria del senso e del pensiero, e cosa del pensiero e dell'ermeneutica nel rapporto con l'estetica? Quanto sono correlate tra loro? Nel porre questi interrogativi l'autore presenta una visione estetica delle opere dell'arte raffigurativa che già si introduce nelle tematiche teoriche proprie dell'opera, e successivamente affronta gli aspetti più teoretici del rapporto dell'estetica col senso del nostro essere. Il discorso teoretico del libro continua nella prospettiva delle opere precedenti scritte dall'autore, svolgendosi in particolare in dialogo con quelle di Aristotele, di Kant, di Heidegger, Gadamer, di Pareyson, e con alcune opere dell'arte impressionista, fra cui quelle di Monet, di Renoir e di Van Gogh, e della poesia, fra cui quelle di Rilke e di Leopardi.