Il libro si apre con un agghiacciante prologo: siamo a Stettino nel 1945 e Helene, una donna in fuga verso ovest insieme al figlioletto, decide di abbandonarlo alla stazione e di sparire per sempre. Ma cos'è accaduto prima? Helene, la protagonista, vive, insieme alla sorella Martha, nella cittadina di Bautzen in Lusazia, fino alla morte del padre avvenuta durante la prima guerra mondiale, a seguito della quale la madre diviene preda della follia. Le ragazze decidono così di lasciare Bautzen e di trasferirsi nella rutilante Berlino degli anni '20; qui Martha diviene dipendente dalia droga, Helene si innamora corrisposta di Carl Wertheim, che però perderà presto a seguito di un incidente e avrà inizio in lei un processo simile a quello di cui era stata vittima la madre: una progressiva e inarrestabile insensibilità che la condurrà dapprima fra le braccia di un ingegnere nazista, che si rivelerà un individuo infame, e, in seguito, all'insana decisione, a cui abbiamo accennato inizialmente, di abbandonare il figlio.