Un’appassionante storia di coraggio ed emancipazione femminile ambientata in un paesino del Sud tra gli anni ’30 e gli anni ’60. Salento, giugno 1934. Nella piazza principale di Lizzanello, dove vivono poche migliaia di anime, si ferma un autobus da cui scende una coppia, Carlo e Anna. Carlo, figlio del Sud emigrato al Nord, è contento di essere tornato a casa, mentre Anna ha uno sguardo pensieroso e preoccupato perché sa di essere arrivata in una terra che non le appartiene. Anna è quella diversa, è la “forestiera” che non si adatta alle regole che imprigionano le donne del Sud: non va in chiesa, dice sempre quello che pensa ed è determinata a vivere la sua vita senza condizionamenti. Trascorso un anno dal suo arrivo, Anna fa qualcosa di impensabile ed estremamente rivoluzionario: si iscrive al concorso per entrare alle Poste. Una postina donna non si è mai vista in paese, ma Anna sorprende tutti, vince il concorso e inizia a lavorare come “portalettere”. La notizia stravolge Lizzanello e fa storcere il naso a tutti quei pettegoli, uomini e donne, che dicono che Anna “non durerà”. Anna lavorerà invece per vent’anni consegnando lettere, cartoline e messaggi. Diventerà un filo invisibile che unisce le vite di tutti i paesani e inconsciamente - ma soprattutto senza che nessuno lo voglia - cambierà molte cose. Accanto ad Anna, in tutti questi anni, il fedele marito Carlo che non ha mai smesso di sostenerla e amarla, e Antonio, fratello inseparabile di Carlo, innamorato di lei da sempre. A fare da sfondo alle vicende della famiglia Greco e di Anna, gli eventi drammatici della Seconda Guerra Mondiale e i movimenti femministi.