Una sconfinata passione per la musica germogliata in tenera età, a soli cinque anni, quando chiede in dono a Babbo Natale una batteria. Erano ancora gli anni dell'infanzia trascorsa nella casa paterna a Domodossola, dove Alberto amava giocare nel suo angolo segreto, il "giardino delle fragole". Poi la formazione della sua prima band, ancora tredicenne, e il debutto televisivo tre anni dopo. Sono le prime tappe della carriera di un artista a trecentosessanta gradi, spesso considerato "controcorrente" nel panorama musicale italiano. Questa biografia rivela un Alberto Fortis inedito, amante dei viaggi e della sperimentazione musicale, con una spiccata sensibilità per i temi sociali e umanitari. In Al si delinea il profilo di un artista poliedrico che ha vissuto esperienze uniche: dall'incontro con il Dalai Lama, all'impegno con l'Unicef in qualità di ambasciatore per i bambini della popolazione nativoamericana Navajo, fino al ruolo di testimonial di Aism (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla, presieduta dal premio Nobel Rita Levi Montalcini). Senza mai trascurare l'importanza della sfera spirituale, Fortis, molto attratto dall'esoterismo, dai misteri della vita, si sofferma sui suoi incontri con artisti internazionali. Racconta i suoi grandi amori, la sua battaglia in favore dei più deboli, la sua incontenibile passione per gli Stati Uniti, svelando l'essenza e i valori di un artista talvolta ribelle, che spesso fatica ad adeguarsi alle logiche che regolano il mercato discografico.