Dali soffre di anoressia. Costringe se stessa a non mangiare, evita il cibo, fino a diventare "leggera come un uccellino". Helene Flöss in "Anni secchi" riesce nel difficile compito di affrontare il tema dell'anoressia in un racconto oltremodo intenso e coinvolgente. E così, mentre gli esperti scrivono interi manuali su questa malattia .alla moda. caratterizzata dal rifiuto del cibo e i media ne parlano spesso in modo superficiale o morboso, l'autrice cerca di avvicinarsi a questo delicato tema scavando nei ricordi dolorosi e lieti di un'adolescente in lotta col proprio corpo e la propria mente. Helene Flöss rinuncia a toni spettacolari o speculativi, costruendo una narrazione essenziale oltremodo intensa e coinvolgente. Frasi brevi, dialoghi concisi abbozzano atmosfere, stati d'animo, momenti di vita della protagonista, i suoi rapporti con i genitori, gli amici, il lavoro, l'amore. In questo modo il lettore rivive lo sviluppo di questa malattia sin dagli esordi ancora apparentemente innocui, nel continuo oscillare tra speranze e ricadute, fino al momento in cui si aprirà per Dali la difficile strada verso la guarigione.