Bambino e adolescente nell'Italia fascista, Piero cresce nella provincia romagnola in una famiglia di origine contadina, non ricca ma benestante, con un padre militare, una madre dalla salute cagionevole, che presto lo lascia orfano, una nonna dal carattere aspro e una schiera di zii e cugini che sembrano rappresentare l'intera varietà dei caratteri nazionali. Lo scoppio della guerra lo costringe a crescere in fretta, investito di responsabilità più grandi di lui, ma l'età è l'età, così, quando il padre, all'improvviso, si presenta con una nuova moglie - Fiamma, giovane, bella e dal passato oscuro il ragazzo è colto da turbamenti che suscitano in lui confusione e sensi di colpa. Gli eventi bellici, però, soffocano presto i sentimenti personali, o almeno pare, perché Fiamma, lasciata sola dal marito richiamato al proprio dovere, sarà al centro di una vicenda dove questioni private e Storia si intrecceranno in modo drammatico. E alla fine di tutto, Piero si assumerà la responsabilità di un atto di giustizia che lo segnerà nell'anima, lasciandogli per il resto della vita il dubbio su quale sia stata la molla che lo ha spinto a "emettere la sentenza".