Il tema del ricordo è centrale nel libro "Brevi note a margine". Un racconto che si dipana attraverso i mesi di un anno ideale, creando un parallelo con una stagione della vita dell'autrice, quella dell'infanzia. Un tempo di meravigliose scoperte, di dolori lievi, di grandi entusiasmi, di volti cari: il tempo migliore, in fondo. Dal porgere dei giorni, raccontati con voluta, azzurra, leggerezza, emerge la precisa volontà di sfiorare senza toccare, di lasciare intendere, senza veramente dire, di "scalfire soltanto la superficie del mio tutto", come dice l'autrice stessa, lasciando intuire un sommerso di cui non si dirà. Forse per lasciare che i lettori siano liberi di interpretare certe zone d'ombra, forse perché le ombre hanno contorni nostalgici. La risposta si trova tra le righe del libro che esaurisce così la sua ragion d'essere: l'alfa e l'omega, tutto perfettamente racchiuso nello spazio di queste pagine.