"Uccidete il Duce!" è un grande affresco storico con un focus ben preciso, cioè le congiure contro Mussolini capo del governo. Partendo dal racconto dettagliato dei quattro attentati che il Duce subì nel 1925-26, Festorazzi dimostra come queste trame siano quasi sempre riconducibili a filoni della massoneria internazionale (francese e "giustinianea"), interessata a destabilizzare l'Italia e a far succedere a Mussolini un regime più "accondiscendente" agli interessi di Francia e Inghilterra. Di particolare interesse, soprattutto perché sostanzialmente inedito al grande pubblico, risulta il complotto degli "Amici del Popolo" del 1924, nel quale il filone massonico appare intrecciato al potenziale sovversivo del Partito comunista. Tale congiura si sviluppò come un vero e proprio golpe teso a rovesciare il governo fascista con un colpo di Stato a regia massonica e con forze comuniste militarmente inquadrate, quasi tutte provenienti dagli "Arditi del Popolo". Questo complotto, giudicato poi dallo stesso Mussolini ad alto grado di pericolosità, fallì per una serie di circostanze fortuite. Peraltro, alcuni dei cospiratori del 1924 li ritroveremo, nel 1945-50, al servizio delle attività clandestine del gruppo dirigente del Pci.