Uno storico brasiliano riceve l'incarico di curare la biografia di Paulo Neumann, un connazionale unitosi alla formazione guerrigliera di Che Guevara durante la sua ultima campagna rivoluzionaria in Bolivia, nel 1966. Trovandosi a dover analizzare l'intera vicenda boliviana, il nostro narratore mette mano a una serie di interessantissimi materiali storici e ricostruisce le difficoltà che caratterizzarono la spedizione in cui il Che era affiancato dalla famosa guerrigliera Tania e dal suo istruttore Mercy. Emerge così un ritratto inedito del Che, non solo il guerrigliero indomabile che la sua iconografia eroica ci ha consegnato ma anche un combattente sprovveduto, poco esperto di strategie militari, che non riesce a tradurre nella realtà né l'utopia, né le strategie che pure prepara con tanto entusiasmo. Marcelo Ferroni dà vita a un pastiche che mescola realtà e invenzione narrativa basandosi su documenti reali, diari, trascrizioni di interrogatori, fotografie, e su una nutrita serie di studi. Le paranoie dei guerriglieri, i travestimenti per non farsi scoprire dalle autorità, i limiti e le contraddizioni del "metodo pratico della guerriglia" sono messi in luce con grande ironia: una storia di ambizione e follia, carica di avventura, amore e suspence, che si concluderà con un'amara sconfitta.