Il volume, diviso in due parti e articolato in 17 capitoli, è il primo interamente dedicato al lessico del dialetto di Roma e a problemi di etimologia romanesca, affrontati a seconda dell’argomento da prospettive e con metodi diversi. Nella maggior parte dei contributi si discutono singoli lessemi o espressioni; in altri si muove invece da testi antichi, meno antichi, o recenti. Altri ancora si esercitano su questioni generali quali l’ambito operativo dell’etimologia capitolina o la patente di «romaneschità» attribuita a questa o quella parola da scriventi del passato. Alcuni saggi, sempre in relazione a lessemi specifici, esplorano temi strutturali quali il cambio di categoria lessicale in contesto di grammaticalizzazione o l’integrazione dei prestiti; in un caso si retrodata l’emersione di una parola funzionale quale la particella allocutiva «a». Centro dell’interesse del volume è, ovviamente, il dialetto dell’Urbe, cui però ci si accosta senza trascurare mai il panorama (italo-)romanzo. Si fornisce così agli studiosi un originale punto di osservazione delle complesse vicende «interne» ed «esterne» della lingua di Roma, già oggetto di analisi approfondite, ma finora mai sistematicamente indagate in prospettiva lessicologica ed etimologica.