"L'amore è una finestra che si spalanca sulla vita, portando una ventata d'aria fresca. Ma quando la tempesta si scatenerà e verrà il momento di richiudere le imposte, lo si farà tentennando nella speranza che si plachi, fino a che non sarà troppo tardi. Le conseguenze di quel gesto intempestivo saranno danni irreparabili. Del persistente mutamento di questo sentimento si percepisce in maniera nitida solo la fase terminale, il suo divenire qualcosa che, a quel punto, non ha più niente in comune con la pulsione originaria, se non il medesimo oggetto, ora obiettivo di un'immorale ossessione. Una diversa ragione di vita, figlia della follia e della solitudine interiore, che non distingue più la realtà del mondo da quella raccontata nelle parole di un intimo diario. Pagine che inesorabili riportano la genesi di quel cancro che consuma l'anima, istigando a cercare la pace in un pindarico ritorno alle origini che non sarà mai indolore. Per nessuno." (Sergio Crobu)