Un romanzo coinvolgente che racconta la storia vera, a lungo nascosta, di Nicholas Winton: l’inglese che salvava i bambini. È il 1938, il furore criminale nazista incombe sulla Cecoslovacchia e l’esercito tedesco è alle porte. Tra gli ebrei del Ghetto dilaga la paura, bisogna scappare e cercare di salvare i più deboli, come i bambini senza famiglia. Tra i ragazzini del ghetto c’è lei, la Bambina del Sale. A Praga nessuno sa come si chiama e le è stato dato questo nome perché ogni sera, quando fa buio, appare in un vicolo della città vendendo sacchetti di sale. Non si sa come si procuri la merce, ma lei ogni notte è lì, fino all’alba, quando poi scompare. Aiutare i bambini a fuggire è complicato e lo è a maggior ragione mettere in salvo la misteriosa Bambina del Sale, che sembra non voglia essere salvata. C’è tuttavia un uomo che fa di tutto per riuscire nell’impresa: prepara una lista di nomi, reperisce fondi e appoggi decisivi e organizza la partenza dei treni per il Regno Unito. A sostenerlo c’è la giovane Petra Linhart che si occupa della comunicazione, traducendo una lingua che Nicholas non conosce e guidandolo in una città piena di incognite. Saranno ben 669 i bambini ebrei cecoslovacchi che i due riusciranno a portare in salvo. Una vicenda straordinaria, raccontata con estrema delicatezza, tornata alla luce nel 1988 grazie ad un video della BBC dove l’uomo, ormai ottantenne, incontra a sorpresa i “suoi” bambini diventati ormai adulti.