"Di fronte al cancro e alle cure per il cancro, è difficile considerare la vita in termini di piacere. In certi giorni me ne sono stata letteralmente sempre a letto, in preda alla disperazione più nera, a guardare brutti film di fantascienza; ma per la maggior parte del tempo, il disegno dei fumetti è stato l'ancora di salvezza a cui mi sono aggrappata per affrontare l'esperienza di malata di cancro (oltre alla volontà di restare in vita il più possibile per mio marito e mio figlio, naturalmente). Ognuno di noi ha dei problemi che ci seguono per tutta la vita indipendentemente da quanta terapia abbia fatto per superarli. Il più grosso per me riguarda il sentirmi diversa e isolata nella condizione-di-essere-Miriam che nessun altro vive e che mi ha spinto a leggere autobiografie; per questo spero che i miei fumetti possano essere di conforto ad altri lettori che stanno magari lottando con questioni simili."