L'Altrieri. Nero su bianco
L'"Altrieri", scritto nel 1868 dall'autore appena diciottenne, sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: non romanzo, né racconti, né autobiografia, ma tutto questo unito insieme. Vere muse ispiratrici di Dossi sono la malinconia e l'umorismo, dal cui inestricabile intreccio sgorgano il gusto per il travestimento e per la parodia, per la ricerca linguistica e il frammento, per la sovrapposizione di generi e livelli stilistici. La struttura dell'opera, sconcertante e innovativa, e la sua parola, voce dell'autore e insieme sua negazione, inducono a ridiscutere il concetto stesso di letteratura, a ridefinirne i confini, a interrogarsi sul problema dell'identità umana.