Il rapporto presenta i principali risultati di un'indagine sui processi e gli strumenti di criminalizzazione degli immigrati irregolari in particolare dopo i cd. pacchetti sicurezza del 2008, 2009 e 2011. L'intento principale è stato non tanto quello di analizzare la legislazione - di cui tuttavia si evidenziano i punti di tensione, e le vere e proprie incompatibilità, con i principi costituzionali ed il diritto sovranazionale ed internazionale -, quanto piuttosto quello di andare alla ricerca delle prassi quotidiane, non necessariamente formalizzate, delle agenzie del controllo, al fine di valutarle alla stregua di quegli stessi parametri (costituzionali, europei, internazionali). Nonostante la difficoltà di reperimento dei dati da fonti ufficiali, il rapporto cerca altresì di operare una stima dei costi di un sistema che, oltre a fattispecie criminose di cui è ormai evidente, per varie ragioni, il fallimento e quasi il collasso su se stesse, ruota intorno alla limitazione di libertà nei Centri di identificazione ed espulsione. Alcune proposte di azione, infine, punteggiano gli aspetti maggiormente meritevoli di considerazione critica.