A vent'anni di distanza, la "separazione di velluto" fra Repubblica ceca e Slovacchia, formalizzata il primo gennaio 1993, rimane un evento di grande rilevanza e di notevole attualità per gli studi giuridico-politici, geografici e storico-sociali. L'intera attuale riflessione sulla cessazione dell'esistenza di uno Stato, sulla successione legittima alla sua dissoluzione, sui possibili processi di separazione incruenta e consensuale, sulle crescenti aspirazioni all'autogoverno e al pluralismo e sulla proliferazione di nuovi attori statali - anche in Europa - non può prescindere da questo caso-studio, che continua a stimolare articolate riflessioni in tema di crisi e mutamento dello Stato territoriale moderno, della legittimità interna, di teoria federale e di relazioni interetniche. Questo avvenimento storico e politico-costituzionale, decisivo per la trasformazione dell'Europa, ha costituito un punto di riferimento nella complessa questione del riconoscimento di nuovi Stati sorti da una separazione e rimane un'utile lente per leggere anche, come hanno cercato di fare gli autori dei contributi al volume, alcune fra le più controverse e attuali questioni giuridico-politiche all'ordine del giorno nel contesto europeo e internazionale contemporaneo.