Lysange crede di sapere tutto del mondo: non c'è luogo che non conosca e non c'è storia che non abbia vissuto e raccontato. Il suo successo di scrittrice le garantisce una solida sicurezza e il suo matrimonio è perfettamente cristallizzato in una routine senza scosse. Lysange ha quarantacinque anni e un bisogno prepotente di fuggire. L'impazienza la spinge ad accettare la corte di Pierre - sfiorato nell'andirivieni di un aeroporto - che riaccende in lei un desiderio bruciante e imprevisto, tanto da minacciare l'apparente equilibrio della sua vita. Allora decide di allontanarsi da tutto e tutti, e accoglie l'invito del vecchio Tomas a trascorrere qualche giorno nella sua casa di Cap-Ferret, sulle sponde dell'Atlantico. In quel rifugio solitario spera di ritrovare la pace. Ma una sera si imbatte in un taccuino gualcito dal tempo e datato anni Cinquanta. E il diario intimo e sorprendentemente appassionato di suor Madeleine. Giovanissima, Madeleine non sa niente del mondo. Ha appena preso i voti quando decide di partire per il Sudamerica, guidata da una fede ardente e ancora ingenua. La sua anima coraggiosa e imprudente non sa che quel viaggio è destinato a cambiarle la vita. Perché in Brasile Madeleine incontra un avventuriero dal fascino misterioso, che desta in lei un sentimento lacerante. La vita di Lysange e quella di Madeleine si dipanano all'unisono lungo le pagine del diario, forse legate da qualcosa di più delle loro inquiete passioni.