Testimone di usi e tradizioni del meridione e del Salento, di storie di vita tra il triste ed il comico, senza perdere mai l'ironia e la musicalità tipica dei cantautori italiani, è questo Mino De Santis. Il suo nuovo album è un insieme di istantanee di personaggi, vizi e virtù di un'Italia e un Sud alla continua rincorsa di un'identità. Allora si parte, verso il nord, con il treno delle venti, in cerca di fortuna, emigrando verso la Lombardia. Basta poco a rifarsi la valigia per ritornare "al paese" anche se nulla cambia pertanto "resta la sopravvivenza e la non appartenenza" e la voglia di essere "Sempre in viaggio". Si ritorna, quindi, tra strade delle processioni, della falsa disperazione dei funerali, dell'arsura. Un dipinto a mille tinte a suon di valzer, stornelli e fanfare. È senza dubbio un disco pieno di poesia, dove il dialetto viene facilmente tramutato in rime. La "Caminante" di Mino gira per i vicoli, per le strade, tra la gente ed è curiosità di scoprire senza più sentirsi legata a una cultura famigliare che mozza il suo sguardo. È sud: terra e bellezza.