"Amm' scassat'!" Così, il 30 maggio 2011, il neosindaco di Napoli Luigi De Magistris si rivolgeva esultante ai suoi elettori. "È 'o sindaco nostro!" gli faceva eco la gente in festa da piazza Municipio. Ed è vero: De Magistris ha scassato. Ha fatto il miracolo, meglio di san Gennaro. Quello che molti speravano avvenisse, ma su cui nessuno sarebbe stato pronto a giurare: superare Lettieri al primo turno e sconfiggerlo definitivamente al ballottaggio. Da quando, messo in difficoltà dopo la chiusura delle inchieste da lui aperte in Calabria, ha deciso di abbandonare la magistratura e di entrare nell'Italia dei valori di Di Pietro, l'ascesa politica di Luigi De Magistris è stata rapida e intensa. Già parlamentare europeo - "quello più seguito su facebook" - ha collezionato una serie di successi culminati con l'elezione a sindaco della sua città. "Perché il popolo è dalla mia parte" afferma lui. In questa intervista Claudio Sabelli Fioretti lo mette alla prova attraverso domande incalzanti, precise e mai banali: l'ostracismo di Beppe Grillo, la sinistra di Vendola e quella dei movimenti; il rapporto con il "fratello maggiore" Antonio Di Pietro, con il Csm e con Magistratura democratica, infine quello con i rivali più acerrimi - Berlusconi, Alfano, Bondi, Daniela Santanchè - ma anche con il fascino che sa bene di esercitare.