Il sogno del primo mondo, lungamente atteso dai messicani, si è infine avverato. Sotto la spinta della globalizzazione, il Messico ha aperto le frontiere, riformato il sistema politico e trasformato l'economia. Ma gli esiti sono stati per certi versi paradossali. La società è resa vulnerabile da abusi nel campo dei diritti civili e da violente ribellioni. La riforma del mercato ha prodotto un'economia stabile e in crescita, ma al tempo stesso ha devastato gran parte delle campagne e messo in ginocchio i produttori locali. Il Messico è oggi uno dei maggiori paesi esportatori del mondo, eppure la sua bilancia commerciale è in negativo. È un Paese in perenne divenire; una moderna democrazia industriale e insieme un paese violento e frammentato, in cui i contrasti economici e sociali mettono in pericolo la corsa verso la modernità. Alexander Dawson, disegna gli sviluppi degli ultimi venti anni di storia e costruisce un ritratto di un paese ricco di contraddizioni, per comprendere quale sarà il futuro di una regione strategica per gli equilibri mondiali.