Non c'è dubbio che "casa nostra" si sia riempita di "stranieri", a un ritmo che in Europa, negli ultimi anni, hanno seguito solo gli spagnoli. Non c'è dubbio che provenendo da tutto il mondo, essi siano diversi da noi; non c'è dubbio che i problemi siano tanti e quello della relazione tra immigrazione e criminalità sia il problema dei problemi. Che pensare, che fare? Per affrontare i problemi e cogliere le opportunità occorre parlare anche di noi, non solo di "loro". Occorre guardarci allo specchio. Perché anche noi ci sentiamo spesso stranieri a casa nostra: una delle ragioni, infatti, per cui gli immigrati ci appaiono così estranei ha a che vedere anche con l'italianissima abitudine all'informalità e all'ingiustizia. Se gli immigrati che arrivano delinquono da noi più che in altri Paesi, se una parte di loro viene in Italia per la ragione sbagliata, forse c'è qualcosa nelle nostre regole, nelle nostre istituzioni, nel nostro modo di stare insieme che attira da noi proprio questo tipo di persone e non altre. Il libro analizza dati, fatti, punti di vista e propone alcune idee per una migliore convivenza.