Nella nuova raccolta di Gianni D'Elia "varie voci parlano in un sogno". La scena è quella di un luogo nostalgico-fantastico in cui convengono amici privati, personaggi politici, il padre scomparso e i padri intellettuali: da Leopardi a Pascoli, Pasolini, Roversi, Fortini, Giulio Einaudi e Ingrao; ma anche Pantani o Franco Bertini, grande campione di basket, e tanti personaggi sconosciuti ai più. Una comunità di persone, scomparse o viventi non importa, perché le terzine mosse e musicali di D'Elia tracciano comunque una specie di necrologio collettivo, pacifista e utopico: un omaggio appassionato e dignitoso alle cose perdute, alla fine di un'epoca migliore di questa per ideali e impegno civile, all'antifascismo e alla Resistenza come valori morali e umani preziosi.