Il secolo che si è di recente concluso ha visto l'affermarsi dell'alta moda e del design, due ambiti della creatività che in diversi momenti si sono incontrati e sovrapposti. Gabriella D'Amato ricostruisce il loro intrecciarsi, e come in una grande sfilata scandita per decenni, sulla passerella si susseguono architetti, artisti e couturier che non hanno esitato a sconfinare l'uno nel campo dell'altro. Josef Hoffmann, architetto, disegna abiti; Paul Poiret, sarto, progetta arredi; Salvador Dalì inventa modelli surrealisti per Schiaparelli; Coco Chanel crea tubini neri che nella loro essenzialità sono paragonabili alle prime auto di Henry Ford; Cristóbal Balenciaga taglia con la precisione geometrica di un architetto; Paco Rabanne progetta vestiti con materiali adatti a prodotti di industriai design; Andre Courrèges è stato definito il Le Corbusier della moda; Andy Warhol disegna scarpe e borsette come creazioni di Pop Art. Un percorso insolito e curioso nel Novecento attraverso le vite parallele di due forme estetiche che ne hanno curato stili e accessori.