L'accertamento basato sulla capacità di spesa del contribuente era considerato, fino a poco tempo fa, una procedura "straordinaria". Negli ultimi anni, invece, si è registrato un diverso approccio: già la Legge 6 agosto 2008, n. 133 aveva stabilito, per il triennio 2009-2011, un piano straordinario di controlli; la manovra fiscale per l'anno 2010 ha poi riscritto la disciplina dell'accertamento sintetico, prevedendo - accanto all'accertamento sintetico "puro", ovvero desunto sulla base delle spese sostenute per l'acquisto di beni e servizi - quello "redditometrico", che determina il reddito del contribuente considerando il possesso di "beni indice" individuati - con periodicità biennale - da apposito decreto ministeriale. I nuovi indici presi in considerazione per il calcolo del reddito sono fondati su un elenco di beni (110) più numeroso rispetto al passato, parametrati all'area geografica di residenza del soggetto ed alla tipologia del nucleo familiare di appartenenza. A tale scopo, nel 2011 è stato presentato dall'Agenzia delle Entrate, in via sperimentale, un nuovo software.