Come i lettori del primo libro a lui dedicato ricorderanno, il professor Caudano è un mite e silenzioso insegnante di lettere di mezza età, pingue nel fisico e competente nelle sue discipline. Titolare di cattedra presso il liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Jesi, vive solo, fra molte letture e rare frequentazioni. Inopinatamente, è anche tifoso dell'Atalanta, squadra che segue da lontano ma con puntigliosa passione. Se si aggiungono le visite quotidiane alla madre, il chiuso orizzonte della sua esistenza è tutto descritto, e ben si intuisce come non possa assolutamente contare giornate avventurose. Tuttavia, qualcosa accade (o potrebbe accadere) anche a un umbratile professore della provincia italiana, sicché il semplice resoconto di un anno scolastico e di un campionato (quello di serie b 2010-2011, conclusosi con la promozione dell'Atalanta e insieme con l'esplosione dell'ennesimo scandalo legato alle scommesse illecite) finisce per offrire uno spaccato della nostra vita pubblica e di un piccolo rovello privato. Il professor Caudano attraversa l'una e l'altro con la l'umile pazienza dei solitari coscienziosi. Una tipologia umana oscura, ma, forse, tanto più preziosa in tempi di smarrimento.