Quando il 29 giugno del 1941 l'esercito tedesco occupa la città di Lvov, in Polonia, Sonya Hebenstreit ha undici anni, una casa in cui vive con la sua famiglia e una vita spensierata, che trascorre fra scuola, giochi in cortile e lunghi pomeriggi passati a divorare libri di favole. Nel volgere di poche settimane, il suo mondo di sogni, affetti, riferimenti è spazzato via dalla ferocia del regime nazista. La prima a scomparire è la madre, che non farà mai ritorno dalla sua corvée di "lavoro volontario", seguita in breve tempo dal padre e dal fratellino di pochi mesi, deportato dall'ospedale in cui era ricoverato. Quando anche Rosa, la sorella minore, cade vittima di una retata nazista, l'unica compagnia che rimane a Sonya è quella dei personaggi delle sue favole preferite, e l'orrore che la circonda prende le sembianze di una drammatica storia di finzione, dove i cattivi indossano le uniformi delle SS, i confini del mondo sono segnati dalla recinzione che isola il ghetto ebraico e la prova suprema consiste nella lotta per la sopravvivenza. Al termine di una fuga durata tre anni, non previsto, il lieto fine: Sonya sopravvive all'olocausto. Questo libro ne raccoglie la testimonianza e dà voce a tutte le inquietudini e le paure, e insieme alla speranza, il coraggio e l'ostinazione a vivere di una bambina abbandonata a se stessa nel pieno compiersi della tragedia della Storia. Leslie Cohen vive dal 1979 in Israele in un kibbutz. "Intrappolata nella storia" è il suo primo romanzo.